Mood Management, agenzia di moda e spettacolo di Milano, vi porta all’interno del Mondo della Moda raccontandovi quali sono le tendenze del momento e questa volta parliamo di un evento di Haute Couture decisamente Chic e glamour.
La 13esima collezione Métiers d’art, una collezione itinerante che si svolge una volta all’anno in luoghi sempre differenti, si è svolta il 6 dicembre a Parigi. La collezione è dedicata ai laboratori artigianali che fanno parte di Paraffection, l’azienda sussidiaria aperta da Chanel nel 1997 per promuovere e preservare il lavoro degli artigiani francesi a cui si affida per le sue creazioni (come Lemarié per piume e fiori, Massaro per le scarpe, Desrues per bottoni e gioielli).
L’evento si è tenuto all’Hotel Ritz di Parigi, uno dei più famosi alberghi del mondo, dove la stessa Coco Chanel ha alloggiato per la maggior parte della sua vita, che ha riaperto lo scorso 6 giugno dopo lavori di ristrutturazione che duravano dal 2012.
I fashion show di Chanel sono famosi per i loro allestimenti scenografici e originali (la scorsa collezione Métiers d’art era stata presentata negli studi di Cinecittà in un ambiente molto parigino, con caffè e modelle che uscivano dalle scale di una metropolitana). La collezione Métiers d’art di quest’anno vedeva le modelle passeggiare tra i tavoli rotondi degli ospiti, come succedeva nelle sfilate degli atelier nei primi anni del Novecento. In un’atmosfera d’antan hanno sfilato modelli preziosi un po’ nostalgici, complici le acconciature, con fiori vistosi e velette, abiti tempestati di piume e paillette, pizzi e decorazioni, giacche ricamate, gonne importanti, lunghe fino ai piedi, tailleur dai pantaloni ampi e scivolati.
A sfilare per Chanel quest’anno è tornata Cara Delevingne, musa indiscussa del direttore creativo Karl Lagerfeld, ma la vera novità è stata Lily Rose Depp, figlia di Jhonny Depp e Vanessa Paradis, che sfilava per la prima volta per Chanel. La presenza di Lily-Rose in passerella non ha tuttavia sorpreso il pubblico, infatti è proprio lei a prestare il volto alla campagna dell’iconico profumo N.5 e della linea Pearl Eyewear di Chanel. Meno scontata l’uscita del re del pop Pharrell Williams, che con tanto di giacca Chanel, sfilava tra gli invitati, ballava tra loro, e scattava Selfie.
Coco Chanel rivoluzionò il mondo dell’alta moda sostituendo i sontuosi abiti femminili con modelli più semplici e lineari, oltre che notevolmente più comodi[2]. Gli anni venti e trenta furono contraddistinti proprio dalle linee e dalla moda inventata dalla stilista.[2][9]
Chanel non diede solo una svolta al mondo della moda, ma per la prima volta valorizzò la donna e ruppe la coltre fitta che impediva di vedere il genere femminile alla pari con quello maschile.
Il dettaglio per eccellenza nello stile Chanel è il cappello, in cui tutto il suo istinto e la sua passione si liberano, coronando gli abiti di luce, colore, eleganza, classe, leggerezza e personalità. La “petite couturière” Coco è sovrana dello stile e della classe ai quali non rinuncia mai, conferendo unicità e originalità ad ogni sua creazione.
Chanel è per tutte le donne. Sempre giovanile ed elegante, diede alla donna un’importanza maggiore nel mondo del lavoro unendo una semplice giacca di taglio maschile ad una gonna, permettendo così a chi la indossava di mostrare la propria femminilità.