Le modelle dell’agenzia MOOD Management hanno posato indossando gli abiti originali tratti dall’archivio storico della prestigiosa firma CURIEL COUTURE.
La stilista Gigliola Curiel ha partecipato all’evento ed era presente in giuria.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con:
il Touring Club, la Scuderia jaguar Auto Storiche e il Gallo Parlante
Viene introdotta al mestiere nell’attività di famiglia, una sartoria milanese di proprietà della madre Gigliola (1919-1969[1]), che divenne un centro di moda molto importante negli anni cinquanta e sessanta[2], e segue anche la scuola francese di Pierre Balmain[3][4]. È attiva nel campo della moda dagli anni settanta[2][4]. Nel 1992 Curiel ha aperto uno showroom a New York[3][4] e dal 1996 è presente anche in Giappone[4]. È affiancata nell’attività dalla figlia, anch’essa di nome Gigliola, dal 1993[3][4].
Nei suoi lavori Curiel riprende grandi personaggi della letteratura e dell’arte[3][4], guadagnandosi il soprannome di “intellettuale della moda italiana”[3][4].
È stata insignita di diversi riconoscimenti, fra cui Cavaliere di Gran Croce, Ambrogino d’oro, Medaglia d’oro della città di Milano e Medaglia d’oro della città di Roma, Lupa di bronzo dal comune di Roma quale ambasciatrice della moda nel mondo, premio Rosa Camuna e San Giusto d’Oro nel 2005, oltre a diversi altri[2][3][4].
Raffaella Curiel è impegnata in campo sociale per diverse organizzazione come il Centro bambini affetti da sindrome di Down di Bruno Lucisano e la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori[2][3]. Ha fondato la Lega Lombarda per la lotta contro la droga, collabora con la Croce Rossa di Milano ed è attiva nell’ambito dell’assistenza agli anziani[2][3]. Nel 2004 ha coinvolto nel suo lavoro le detenute del carcere di San Vittore e si è anche dedicata, assieme a Girolamo Sirchia, alla promozione delle donazioni di sangue[3].