In occasione dell’assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio 2020, la maison Valentino ha dichiarato: «Oggi più che mai, e diventato fondamentale concentrarsi sempre di più su creatività, capitale umano ed esperienze personalizzate per i clienti».
«La focalizzazione su questi pilastri fondamentali – dicono dalla casa di moda guidata da Jacopo Venturini – offrirà una solida base per affrontare il cambiamento di lungo periodo che si prospetta nel settore del lusso. In tal senso, le prime iniziative intraprese dal nuovo management stanno evidenziando un’inversione di tendenza sia nei risultati dell’ultimo trimestre 2020 che nel primo del 2021».
I risultati finanziari del 2020 evidenziano un settore fortemente penalizzato dall’emergenza sanitaria globale.
I ricavi annuali sono scesi a 882 milioni di euro, in calo del 27% a tassi di cambio costanti e l’ebitda è dimezzato a 146 milioni ma nel secondo semestre ha rallentato la discesa (-25% dal -75% dei primi sei mesi).
Il risultato operativo è stato negativo per 119 milioni di euro. L’ebit rettificato (escludendo le ripercussioni economiche dell’impairment test) si è attestato a -62 milioni di euro. «L’effetto della riduzione di valore (57 milioni di euro) – concludono dalla maison – è principalmente dovuto alla chiusura di alcuni flagship store, il cui impatto è visibile anche nel risultato d’esercizio: -127 milioni di euro a fronte di +33 milioni di euro nel 2019».
Il nuovo corso di Valentino, come annunciato di recente, prevede il debutto del beauty ideato da Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della griffe, ma anche lo stop alla linea Red (nella foto, un look per il prossimo inverno) e alla realizzazione di capi in pelliccia, con conseguente chiusura della divisione dedicata Polar.
